Mi sembra che sia la natura stessa della creazione a richiederci un continuo aggiustamento. Tutto è basato sulla dualità: sinistra e destra, alto e basso, dentro e fuori, maschile e femminile, luce e buio, inspirazione ed espirazione, Spirito e materia. Infinite serie di opposti che chiedono continuamente di essere ricondotti alla loro essenza, a un centro immobile di unità, a un perfetto equilibrio in cui ogni opposto cessa di esistere e ogni vibrazione si ferma nel Silenzio e nell’Eternità.
Conosciamo tutti, intrinsecamente, questo equilibrio. È la dimensione in cui dimora la nostra anima, è quello stato che assaporiamo nella meditazione, quando il respiro si ferma e veniamo catapultati in una dimensione senza tempo e senza vibrazione, nell’Eterno Presente. Uno spazio così profondamente e spontaneamente familiare, eppure così difficile da riprodurre nella nostra vita quotidiana! Una continua ricerca, un continuo assestamento, proprio come il funambolo che oscilla costantemente, mentre procede in equilibrio sulla corda tesa.
Lo abbiamo visto in questi mesi, ed è stato un processo affascinante! Ad ogni fase, ad ogni nuova restrizione o libertà ritrovata, infiniti piccoli aggiustamenti dentro e fuori di noi.
Ricordo quei giorni di fine febbraio, quando leggevo i resoconti degli abitanti delle zone rosse e mi sembrava tutto così lontano, così difficile da concepire: rimanere sempre in casa, uscire solo per estrema necessità e senza mai toccare gli altri, vivere con la paura del contagio, con i posti di blocco, con la completa sospensione di ogni normalità. Mi chiedevo: «Ma come fanno queste persone, come possono vivere in questo modo?». E poi, giorno per giorno, è diventata l’esperienza di ognuno di noi.
Qualunque siano le nostre convinzioni sul perché tutto questo sia successo, su chi l’abbia orchestrato (una mano Divina o una mano malvagia), una cosa è certa: che meravigliosa palestra di EQUILIBRIO! Ogni giorno, per mesi, sforzarci di ritrovare il nostro centro tra le diverse forze dentro e fuori di noi, tra i desideri – di libertà, di contatto umano, di sicurezza, di risposte chiare – e le circostanze del momento – il lockdown, la distanza sociale, la crisi economica, il groviglio di informazioni e opinioni contrapposte. Ogni giorno, per ognuno di noi, un nuovo assestamento. A volte impercettibile, a volte con qualche sbandamento nell’una o nell’altra direzione, un po’ come quando si fa la posizione dell’Albero su una gamba sola e si oscilla a destra e sinistra, a volte così tanto da cadere fuori dalla posizione, altre volte riuscendo con successo a radicarsi a terra e ad allungarsi in alto verso il cielo.
E in quei momenti di perfetto equilibrio e allineamento, è come se una linea di forza ci attraversasse e ci facesse percepire ciò che siamo veramente: esseri potenti, capaci di trovare il nostro centro perfino “nel frastuono di mondi che si infrangono”.
C’è, dentro ognuno di noi, una bussola che ci riporta sempre al Nord. A ciò che è giusto e vero in mezzo alle opinioni contrastanti, a ciò che veramente conta in mezzo a tutti i nostri desideri, alla gioia profonda nel cuore di ogni sofferenza, alla presenza Divina in ogni atomo del nostro essere. La bussola c’è sempre, e il suo ago non sbaglia mai. E noi siamo benedetti a sapere che esiste, ad aver imparato a consultarla e ad affidarci alla sua guida, a raccoglierci ogni giorno nel silenzio, dove il suo ago può captare il sottile richiamo del Nord, del Divino immobile e silenzioso verso il quale siamo diretti, nel quale aneliamo a dimorare. Perché solo in quella dimensione c’è l’equilibrio perfetto e, in quell’equilibrio, il vero appagamento di ogni desiderio, la vera ricomposizione di ogni opposto. Perfino quello più spaventoso e condizionante di tutti: l’illusoria contrapposizione tra la vita e la morte.

Come manifestare i desideri dell’anima – Gignese (Lago Maggiore) 14-15 ottobre 2023
COME MANIFESTARE I DESIDERI DELL’ANIMACon Sahaja Ellero e Radhika Hartmann...
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