C’è un’esperienza che tutti noi, prima o poi, abbiamo vissuto: quella di rimanere incastrati in dinamiche interiori dalle quali, nonostante i nostri migliori sforzi, non riusciamo a uscire. La sensazione è quella di avere un disco nella nostra mente che si è inceppato e continua a suonare sempre la stessa musica… una musica che non ci piace.
Si tratta di un meccanismo profondamente radicato dentro di noi, legato alla sopravvivenza: il nostro cervello crea dei percorsi neuronali che si rafforzano e diventano sempre più automatici e veloci via via che vengono utilizzati. Perché? Perché risparmiare tempo e riuscire a fare più cose contemporaneamente, in modo automatico, può salvarci la vita.
Tutto questo ha effetti fantastici in tante nostre attività: ad esempio, quando si tratta di imparare ad allacciarsi le scarpe, a guidare la macchina, a parlare una nuova lingua, a praticare uno sport o a suonare uno strumento musicale, perché senza automatismi il compito rasenterebbe l’impossibile!
Quando, però, entriamo nel ben più sottile regno dei nostri pensieri, delle nostre emozioni dei nostri atteggiamenti, l’automatismo può trasformarsi da amico prezioso in grande ostacolo. E non solo perché ci ritroviamo a ripetere schemi che non vorremmo più vivere, ma soprattutto perché, nella maggior parte dei casi, questo avviene senza che neppure ce ne rendiamo conto, in modo automatico e subconscio.
Le conseguenze sono spesso poco felici e possono condizionare ogni ambito della nostra vita: la nostra ricerca della felicità, del successo, della realizzazione spirituale, la nostra salute, i nostri rapporti con gli altri, la nostra autostima, e così via.
Le credenze limitanti – perché di questo, alla fine, si tratta – ci fanno rinunciare alla meravigliosa abbondanza che la vita ha in serbo per noi, ci impediscono di vedere e di manifestare le nostre potenzialità più alte, ci tengono intrappolati in relazioni e situazioni limitanti e spesso nocive… e tutto questo, quasi sempre, senza che ne comprendiamo l’origine e le cause. Eppure, la soluzione esiste: cambiare musica si può, e anche facilmente!
Quando l’ho scoperto, la mia vita è cambiata radicalmente. Comprendere il meccanismo di questi automatismi mentali e imparare a trasformarli mi ha permesso di spalancare finestre di opportunità che non sapevo neppure esistessero, di trasformare atteggiamenti radicati che pensavo fossero parte integrante della mia identità, di andare alla radice di problemi – interiori ed esteriori – che nessun altro metodo terapeutico era riuscito a risolvere con così tanta profondità e rapidità.
È un processo di guarigione che ho iniziato una quindicina di anni fa, dapprima con la guida di alcuni meravigliosi terapeuti, poi in autonomia, scoprendo un po’ alla volta le potenti tecniche di Yogananda per trasformare i “vecchi solchi”, come lui li definiva, e comprendendo sempre più come applicarle a ogni ambito della vita… e dei relativi problemi!
Da allora ho messo a punto un vero e proprio metodo – semplice ma potente – per trasformare i vecchi solchi e ho aiutato centinaia di persone a “cambiare musica” nella loro vita. Ho creato anche dei corsi che hanno avuto grande successo, perché tutti noi vogliamo stare bene ed essere liberi e felici, e queste tecniche ci permettono di realizzarlo facilmente.
Dopo tre anni di pausa dall’insegnamento, in cui ho avuto l’opportunità di approfondire quotidianamente queste tecniche nei miei consulti individuali, sento che è arrivato il momento di riprendere a condividerle in maniera più ampia attraverso i corsi. E con una grande novità: il tanto atteso secondo livello!
Se vuoi imparare anche tu a trasformare profondamente il tuo cervello e la tua vita, troverai qui tutte le informazioni su come partecipare, online e in presenza, ai corsi di primo e secondo livello: https://online.ananda.it/cambiare-disco-e-possibile-se-sai-come-fare/
Ti aspetto con gioia, perché cambiare musica si può, e non c’è niente di più bello di veder fiorire tutti noi verso una sempre maggiore libertà interiore, verso una sempre più perfetta manifestazione della meraviglia che siamo!