Per qualcuno è così facile fluire, con se stesso e con la vita! Cavalcare le onde senza opporre resistenza, lasciarsi trasportare dalla corrente, aggirare senza sforzo ogni ostacolo del passato e del presente… C’è chi nasce già così. E chi lo conquista. E tanti, tantissimi modi di viverlo. E anche se in superficie possono sembrare uguali, quello che c’è dietro è completamente diverso.
Sì, perché c’è chi è dotato di una beata superficialità, della capacità di procedere senza porsi troppe domande, andando avanti come capita, seguendo il branco o i propri istinti del momento, inconsapevole delle conseguenze delle proprie azioni sugli altri, senza curarsi della congruenza o meno con un progetto personale o collettivo dagli orizzonti più ampi. E questo tipo di fluidità – anche se a volte la invidio – in realtà può creare tanti danni. E forse perché questi danni sono così vivi nella mia esperienza, è uno degli atteggiamenti che più faccio fatica ad accogliere e accettare.
E poi c’è la fluidità vera, benefica: l’arte di fluire con piena consapevolezza, di cavalcare le onde della vita non in base al capriccio o all’istinto del momento, ma scegliendo consciamente, con Fede, di abbandonarsi al Grande Flusso dell’Esistenza. E questo atteggiamento, apparentemente casuale e leggero, è in realtà il frutto di un grande lavoro interiore, il culmine di una lunga evoluzione. Viene dalla capacità di disciplinare i propri desideri, di seguire la vera guida dell’anima, di cogliere una visione più ampia e divina delle cose, di cavalcare le onde del carpe diem senza per questo abbandonare il radicamento, il senso civico, la responsabilità.
Questa, per me, è vera fluidità. E non ha niente a che vedere con lo sfarfalleggiare inconsapevole che in questi mesi di post-lockdown sembra dilagare a macchia d’olio, anche negli ambienti cosiddetti spirituali. Non ha niente a che vedere con le giustificazioni dell’ego, che si riempie la bocca di parole come “fluire” e “affidarsi” solo per fare quello che vuole. Non ha niente a che vedere con le accuse di “paura” e “rigidità” con cui vengono liquidati quelli che, a prescindere da opinioni e desideri personali, cercano di portare avanti coerenza e integrità.
E mentre osservo queste forze così diverse e contrastanti, all’opera dentro e tutt’intorno a me, prego di poter superare ogni solco del passato, ogni resistenza, ogni limitazione, ogni vecchio bisogno di certezze e di controllo, e di poter raggiungere in me stessa la vera FLUIDITÀ: con il mio Sé, con la Vita, con gli altri e, soprattutto, con quella Forza Divina che ci chiede di unire – con piena presenza e consapevolezza in ogni istante – la nostra intelligenza alla Sua, la nostra volontà alla Sua, il nostro potere al Suo, la nostra coscienza alla Sua Coscienza Infinita.

Shiva, il compassionevole Distruttore
MAHASHIVARATRI. In questo tempo magico dedicato al Signore SHIVA, sto...
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