Oggi si celebra la festa del Ringraziamento, una splendida occasione per soffermarci su questo atteggiamento così importante e prezioso nella nostra vita.
In realtà, come ha detto Paramhansa Yogananda, “Ogni giorno dovrebbe essere un giorno del Ringraziamento per i doni della vita”. Ed è proprio così: non dovremmo aspettare un giorno speciale, e neppure un unico giorno all’anno, per essere grati, ma dovremmo vivere SEMPRE nella coscienza della gratitudine. Perché?
Innanzitutto, perché “GRAZIE” è una parola magica!!! Ogni volta che siamo grati, infatti, la nostra mente si sofferma sulla pienezza e sull’abbondanza invece che sulla scarsità, e diventa un potente magnete che attira ancora più abbondanza.
Non solo: quando manifestiamo gratitudine, interiormente o esteriormente, per qualcosa o qualcuno, questa pratica colma il nostro cuore di contentezza, perché soffermandocisulla bellezza e sulla bontà degli altri, ci rendiamo conto di quanta bellezza e bontà ci siano nella nostra vita!
Spesso, purtroppo, siamo abituati ad associare l’abbondanza – di qualsiasi cosa: denaro, amore, salute, opportunità, esperienze spirituali – e la conseguente gratitudine, a una determinata quantità, al di sotto della quale ci sentiamo poveri, e quindi non tenuti a essere grati.
La vera ricchezza, tuttavia, come spiega Swami Kriyananda nel suo splendido libro Attrarre la prosperità (che consiglio a TUTTI!!!), non è affatto una questione di quantità o di misura: è uno stato di coscienza. Tanto è vero che ci sono persone che si sentono ricche con pochi stracci, mentre ci sono miliardari che continuano a sentirsi “poveri” anche se non sanno più dove mettere i soldi!
La vera ricchezza è la consapevolezza di ciò che abbiamo, invece che di ciò che ci manca.
Sentendoci ricchi (di qualsiasi cosa), attireremo ricchezza. E sentendoci grati… attireremo sempre più occasioni per esserlo!
La gratitudine dovrebbe essere un flusso di amore e riconoscenza, un’apertura del cuore, una volontà, in ogni occasione, di cogliere la bellezza e la preziosità anche nelle più piccole cose. E, sì, perfino nelle prove della vita, che ci portano preziosi doni di evoluzione!
Possiamo, quindi, approfittare di questa festa del Ringraziamento per connetterci più profondamente con la vibrazione della gratitudine: per lasciarla fluire dal nostro cuore verso le persone e le circostanze per cui siamo grati e, soprattutto, verso il Creatore stesso di ogni cosa.
Vi propongo UN ESERCIZIO DI INTROSPEZIONE… che forse, in certi suoi aspetti, sarà una piccola sfida!
1. Fai un elenco di almeno 10 cose per cui provi gratitudine.
2. Fai un elenco di almeno 10 persone per cui provi gratitudine: persone che si trovano attualmente nella tua vita o che hanno fatto parte del tuo passato, persone che ti hanno donato cose belle ma anche persone che ti hanno aiutato a crescere dandoti del filo da torcere!)
3. Scrivi almeno 5 cose per cui sei grato a te stesso/te stessa.
4. Scrivi almeno 5 cose per cui sei grato al tuo corpo.
5. Scrivi almeno 5 cose per cui sei grato alla Vita e/o a Dio.
6. Se hai un Maestro, scrivi: “Grazie, Maestro, per…”
Per finire (o per cominciare!), chiudi gli occhi, osserva per qualche attimo il tuo respiro e poi ascolta nel tuo cuore a chi vuoi scrivere, oggi, un messaggio di ringraziamento. Osserva se ci sono resistenze (imbarazzo, paura di rivelare i tuoi sentimenti o timore di essere considerato “strano”, ecc.) e inondale di luce.
Infine, se vuoi, ripeti questa affermazione e preghiera sulla gratitudine di Swami Kriyananda, dal suo libro Affermazioni per l’autoguarigione:
Affermazione
Rendo grazie al donatore di ogni dono e all’unico Donatore di tutto ciò che ricevo. La mia gratitudine si eleva con l’incenso della devozione fino al trono dell’Onnipresenza.
Preghiera
Ti ringrazio, Signore, per tutte le Tue benedizioni. Soprattutto, Ti ringrazio per il Tuo amore.
Buona festa del Ringraziamento, oggi e sempre!