Volere volare

Uno dei temi con cui mi sto confrontando in questo periodo è la mia capacità di volare e il modo in cui lo faccio… o mi impedisco di farlo! Vi suona familiare?

Vorrei proporvi un piccolo “compito per le vacanze”, con qualcuna delle mie classiche domandine che ormai conoscete bene, se avete fatto dei corsi o delle sedute con me o se avete letto i miei libri:

1. Innanzitutto: che cosa ti è venuto subito in mente o che cosa hai sentito “nella pancia quando hai letto la parola “volare”?

Per me, ad esempio, “volare” significa sollevarmi al di sopra delle limitazioni e spiccare il volo verso le mie mete, le mie potenzialità, la mia libertà interiore, verso la piena manifestazione del mio potere personale, la piena realizzazione della mia natura divina… Tanta roba!!! E per te, cosa significa?

2. Se ti immagini mentre voli con le ali libere e completamente spiegate, qual è la sensazione positiva più forte che senti dentro?

Se vuoi, prenditi del tempo, adesso o in un altro momento, per descrivere questa sensazione nel tuo diario, e magari anche per disegnarla, danzarla o esprimerla attraverso qualche posizione yoga o in qualsiasi altro modo tu senta giusto per te farlo…

3. È una sensazione che conosci e vivi già nella tua vita? Da 0 a 10, quanto? In quali circostanze e occasioni?

4. Quello che hai appena scritto ti sembra un punteggio sufficiente per te o vorresti volare di più? Ed eventualmente, che cosa ti trattiene “a terra”?

Ascolta interiormente, con pazienza e accoglienza, quali paure, abitudini, false identificazioni, vecchie parti di te, autosabotaggi ecc ecc formano in questo momento la tua zavorra.

Mentre le osservi e le accogli, prendi consapevolezza che sono solo delle parti di te, e non la totalità del tuo essere! C’è una parte di te che è già libera da queste limitazioni, che sta già volando, che sa già come si fa e come ci si sente a volare. E tu puoi scegliere in qualsiasi momento di contattarla, di aprire le tue ali e di guardare dall’alto del tuo cielo interiore tutti gli ostacoli e le zavorre che sono rimasti in basso.

Perché la verità è questa: tu puoi volare NONOSTANTE le tue paure, le tue abitudini, i tuoi ostacoli e le tue limitazioni!!! Ci sono già dei cieli, interiori ed esteriori, per i quali le tue ali sono già grandi e forti abbastanza! Ci sono già dei cieli dove volare è piacevole, facile e naturale. E allora… goditi quei cieli, apri le tue ali e svolazza felice DOVE SEI E DOVE TI DÀ GIOIA. Comincia da dove sei adesso, comincia da quello che ti fa sentire bene. Rafforza le tue ali nella gioia, e un po’ alla volta le zavorre diventeranno sempre più piccole e lontane…

Datti il permesso di rendere leggero il tuo volo. Datti il permesso di essere dove sei, di avere ancora le tue parti confuse, le tue ferite, le tue aspettative, le tue delusioni, le tue fragilità… e di volare comunque! Fino a dove puoi in questo momento, fino a dove puoi farlo con leggerezza e rilassatezza, fino a dove puoi farlo con gioia!

Nei suoi Sussurri dall’Eternità (Ananda Edizioni), Yogananda ci propone questa preghiera-affermazione:

«In alto volerò sulle ali equilibrate del retto vivere, ancora più in alto nelle sublimi regioni della percezione divina. Più in alto, oltre gli uragani delle preoccupazioni terrene, sempre più in alto mi spingerò verso le inimmaginabili vette ove Tu solo dimori».

Buon gioioso Volo a tutti!

Ciao, sono Sahaja!

Forse abbiamo in comune molte cose, o forse una soltanto… Vuoi scoprirla?

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