Vi è mai capitato, di fronte a un’abitudine o a un atteggiamento che non desiderate più avere – perché non riflette la vostra natura più elevata – di dire a voi stessi con ferrea determinazione: «Questa cosa non succederà mai più»? Immagino di sì!
Immagino anche, però, che le cose non siano andate sempre per il verso giusto e che, qualche volta, vi siate ritrovati a ripetere i vecchi comportamenti limitanti… magari flagellandovi e sentendovi anche peggio di prima!
Se vi è successo, forse potrà consolarvi sapere che – purtroppo – è un meccanismo del tutto naturale.
Una vana speranza
Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, bisogna capire bene che cosa vorremmo che non succedesse mai più: perché se è qualcosa che dipende dal libero arbitrio di un’altra persona, dalle leggi della Natura o da un piano divino collettivo, beh, è una speranza vana fin dall’inizio!
Non possiamo evitare che nessuno mai più ci ferisca, che la nostra casa non rischi mai più di essere colpita da un fulmine o che non ci siano più guerre sul pianeta. Non possiamo evitarlo perché, semplicemente, non dipende interamente da noi!
La chiave, tuttavia, è proprio nella parola “interamente”. C’è sempre un margine di co-responsabilità nelle situazioni nelle quali ci troviamo, perché siamo come dei magneti e attiriamo le circostanze in base alla vibrazione dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e del nostro karma (cioè delle nostre precedenti esperienze… per dirla in modo decisamente semplificato!). Ripulendo quel karma e agendo sui nostri pensieri, emozioni e azioni, noi possiamo cambiare la nostra vibrazione e, di conseguenza, anche ciò che attiriamo.
Non solo: abbiamo anche un altro grandissimo margine di intervento. Possiamo determinare sempre più come ci sentiremo, quando si presenterà una circostanza che non dipende interamente da noi. Questo è uno degli enormi contributi dello yoga, che ci insegna a prendere sempre più il controllo della nostra energia e, di conseguenza, dei nostri stati mentali ed emozionali.
La battaglia interiore
Tuttavia… quanti di noi praticano yoga o meditazione da anni e ancora non riescono ad apportare nella propria vita alcuni dei cambiamenti desiderati? E perché questo succede?
Perché, semplicemente, ci sono più parti dentro di noi che affermano contemporaneamente «Non succederà mai più», e ognuna ha obiettivi diversi!!!
Facciamo un esempio: «Non succederà mai più che io rinunci a esprimere ciò che sono per soddisfare le aspettative degli altri!». Lo affermiamo con convinzione, ci crediamo veramente! E ci diamo dentro con le affermazioni, le visualizzazioni, le meditazioni, le preghiere, l’introspezione, la volontà, la consapevolezza, le nuove azioni positive e qualsiasi altro strumento che ci aiuti a rafforzare questa nuova realtà.
Tutto questo è meraviglioso e super-efficace e, come direbbe Yogananda, incide nuovi solchi di abitudini positive nel cervello. Perfetto!
Peccato, però, che noi stessi abbiamo inciso nel cervello anche dei solchi completamente diversi, forse addirittura in altre vite, e spesso in seguito a eventi traumatici (e quindi con un impatto molto forte sulla nostra psiche). Ad esempio: «Non succederà mai più che io rimanga solo perché vado controcorrente. Non succederà mai più che mi brucino sul rogo perché ho usato apertamente i miei talenti di guarigione. Non succederà mai più che io metta a repentaglio la vita degli altri per portare avanti i miei valori. Non succederà mai più, perché è una sofferenza troppo grande e io farò di tutto per evitarla!».
Ed ecco che ha inizio la battaglia! Perché questa parte o parti di noi faranno di tutto per farci rimanere nella zona di comfort, per tenerci isolati e nascosti, per seguire la volontà degli altri invece di prenderci la responsabilità di seguire la nostra voce interiore. Potrebbero perfino impedirci di praticare con costanza e profondità le tecniche spirituali che ci aiuterebbero a sviluppare il nostro magnetismo!
Questo, ovviamente, è solo un esempio, ma si applica a qualsiasi altro ambito della nostra vita: una parte di noi potrebbe volere una relazione d’amore, ma un’altra parte potrebbe avere paura di essere ferita o tradita; una parte di noi potrebbe volere l’abbondanza economica, mentre un’altra potrebbe aver paura di essere derubata e uccisa; una parte di noi potrebbe volere il successo, ma un’altra potrebbe avere memorie di burnout e quindi sabotare i nostri sforzi; una parte di noi potrebbe volere l’indipendenza e la libertà, ma un’altra potrebbe pensare che, così facendo, perderemmo la protezione e l’amore. E così via. Vi suona familiare?
Come vincere la battaglia
La domanda da un milione di dollari è: come fare perché il “Non succederà mai più” giusto vinca la battaglia e si manifesti nella nostra vita?
Nella mia esperienza, tre chiavi importanti sono queste:
1. Attivando la volontà e dirigendola verso la meta che abbiamo scelto. Dobbiamo «essere tosti», come diceva Yogananda; dobbiamo far capire alla nostra mente che la nostra volontà è ferrea, e che nulla potrà distrarre o indebolire la nostra decisione di far risplendere più pienamente la nostra essenza divina.
2. Continuando a praticare con il massimo impegno tutte le visualizzazioni, affermazioni, meditazioni, esercizi energetici e ogni altra pratica che rafforzi la volontà e ci aiuti a modificare le vecchie abitudini e a creare nuovi “solchi”.
3. Prendendo consapevolezza delle parti di noi che hanno motivazioni diverse e che potrebbero remare contro. Parti non ancora illuminate dalla luce della nostra anima, parti che vivono nell’ignoranza di ciò che veramente siamo e che devono essere guarite e riallineate.
Per questo l’introspezione è importante. E per questo sono preziose anche alcune tecniche specifiche, come quelle di Yogananda per liberarsi dai vecchi solchi: tecniche che ci permettono di trasformando i sabotatori interiori in potenti alleati per raggiungere tutte le nostre mete, sia materiali che spirituali. (Se desiderate impararle online, vi aspetto martedì 8 e mercoledì 9 aprile per il corso Come liberarsi dai vecchi solchi livello 1).
Un esercizio
Ecco, intanto, un piccolo esercizio: la prossima volta che direte «Non succederà mai più!», fermatevi un momento, chiudete gli occhi e osservate per qualche istante il vostro respiro.
Poi ascoltate che cosa succede dentro di voi mentre ripetete quella frase: sentite qualche resistenza, qualche parte del vostro corpo o delle vostre emozioni che si contrae o si agita? Qualche increspatura nella vostra energia? Qualche pensiero di paura o di dubbio? Se è così, rimanete in ascolto. E poi, dopo aver ascoltato attentamente quei messaggi interiori, mandate luce alle parti di voi che non sono del tutto d’accordo, per aiutarle a riallinearsi.
Soprattutto, come dice Yogananda, ricordatevi sempre di affrontare ogni battaglia interiore «con il coraggio di un eroe e il sorriso di un conquistatore»!
(Foto di Lukas Kaufmann su Unsplash)