Shiva, il compassionevole Distruttore

MAHASHIVARATRI. In questo tempo magico dedicato al Signore SHIVA, sto riflettendo sulla sua doppia natura…

Da un lato, Shiva il DISTRUTTORE: Colui che interviene senza pietà per sconvolgere lo status quo della nostra vita, per polverizzare ogni illusione, per farci uscire dalla zona di comfort, per sovvertire i vecchi equilibri che non ci fanno crescere, per estirpare come erbacce quelle abitudini e atteggiamenti che siamo pronti a superare. Sì, senza pietà, perché così dev’essere, per renderci veramente liberi.

L’altro lato di Shiva, però, è pura COMPASSIONE: è Colui che accoglie sotto la sua protezione le creature più sgradevoli e indesiderate, gli ultimi della Terra, i reietti, i disperati.

Non è meravigliosa questa sua natura? Ci mostra che nel Divino c’è un rifugio sicuro per tutti, non solo per chi è già “virtuoso”. E che c’è amore per ogni parte di noi, anche quelle che ancora strisciano nell’ombra. Un amore che, pur accogliendoci così come siamo, ci esorta continuamente – e a volte ci spinge brutalmente! – a scalare le vette del nostro Potenziale.

Jai Shiva! Anche in queste settimane ti ho sentito presente nella mia vita. Zac, via in un solo colpo attaccamenti, desideri, effimere sicurezze.

Zac, via in un solo colpo un altro strato di illusione. Ho imparato, nel corso degli anni, a riconoscere la tua energia.

E no, non sempre riesco a darti immediatamente il benvenuto e a dirti “Grazie”, ma una cosa la so: oggi, e stanotte, quel Grazie sarà autentico e profondo, perché ho bisogno di te e dei tuoi tagli spietati, così come ho bisogno della tua compassione quando arranco nel farli veramente miei. Un colpo al cerchio e uno alla botte, sempre avanti.

Jai Shiva! Anno dopo anno, prova dopo prova, sento che stiamo diventando amici. E mi sento sempre più a mio agio con la tua energia.

Al tempo stesso, con umiltà, vorrei chiederti di non esagerare, di darmi il tempo di assimilare tutto quello che mi stai insegnando. Perché il mio cuore ha ancora bisogno di rafforzarsi, e la mia coscienza ha ancora bisogno di espandersi, prima di poterti accogliere pienamente nella mia vita.

E allora danziamo stanotte, mio amato Shiva, ma batti piano i tuoi piedi, e sii dolce con il tuo tamburo…

Ciao, sono Sahaja!

Forse abbiamo in comune molte cose, o forse una soltanto… Vuoi scoprirla?

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